(CAVALIERI MARVEL)

 

N° 81

 

 

LA LEGGE DEL PIÙ FORTE

 

Di Carlo Monni

 

 

1.

 

 

            I cortili delle prigioni si assomigliano tutti, si dice ma questo, forse, è diverso, si dice Andrei Nikolaievitch Rostov mentre le guardie lo spingono ben poco gentilmente.

            Ufficialmente il Campo di Prigionia e Rieducazione n. 17 è stato chiuso decenni fa, ma ufficiosamente, molto ufficiosamente, viene ancora usato dal F.S.B.[1] e occasionalmente dal G.R.U.[2] per detenervi prigionieri che ufficialmente non esistono e se non esistono, non hanno diritti, che vivano o muoiano dipende solo dai loro carcerieri.

            Della sorte di colui che era noto come Guardiano d’Acciaio nessuno si cura e meno di tutti l’uomo che lo sta osservando dal ballatoio sopra la sua testa. Lo chiamano Krassny Varvar, Red Barbarian in Inglese, a causa della sua spietatezza, per non dire ferocia, ma il suo nome è Nikolai Andreievitch Rostov e l’uomo sotto di lui è suo figlio.

-Prigionieri….- annuncia con voce stentorea e volto impassibile -… oggi dovrete guadagnarvi il rancio. Vedete il nuovo arrivato in mezzo a voi? Voglio che lo picchiate nel modo più duro che conoscete. Chi lo abbatterà per primo avrà doppia razione e un’ora d’aria supplementare.-

            Improvvisamente le occhiate nei confronti di Andrei Rostov esprimono aperta ostilità.

 

            La Commissione per le Attività Superumane del Senato, come la sua gemella della Camera dei Rappresentanti, ha il delicato compito di controllare le azioni del Governo per tutto ciò che riguarda le complesse relazioni con la sempre più numerosa e crescente comunità superumana degli Stati Uniti ed è una delle poche in cui è previsto un posto di vice presidente per un membro del partito di minoranza. Il Senatore Robert Kelly del New Hampshire è l’attuale vice presidente.

            Noto un tempo per la sua posizione antimutante, ha di recente cambiato attitudini divenendo un paladino della piena integrazione dei mutanti ed un oppositore di ogni tentativo di regolamentare l’attività dei superumani mutanti e non mutanti. Il che, non sorprende, gli ha attirato l’ostilità di persone molto potenti. Se il suo partito vincerà le prossime elezioni, Kelly sarà il nuovo presidente della Commissione e queste persone non lo vogliono e sono disposte a tutto per impedirlo.

            Kelly esce dal suo ufficio e decide di camminare sino a casa ma sia lui che le sue guardie del corpo sono ignari dell’ombra che lo sta seguendo.

 

            Rick Mason rientra nel suo appartamento di Manhattan che è mattino presto. Poche cose possono sorprendere l’uomo noto come l’Agente ed una di queste è trovare Paladin comodamente seduto su una poltrona del suo salotto.

-Fai le ore piccole, Mason?- lo saluta Paladin -Chi è la fortunata?-

-Non ti riguarda.- ribatte, seccato, Mason -Che fai qui, Paladin?-

-Nulla di ostile, tranquillo, sono qui per offrirti un lavoro.-

-Che genere di lavoro?-

-Il tuo genere di lavoro: spionaggio, azione, belle donne, località esotiche e un cattivo da far fuori. Ti va?-

-Dimmi di più.- è la secca risposta.

 

 

2.

 

 

            Robert Kelly rientra nel suo appartamento vuoto e solitario. Negli ultimi tempi ha pensato seriamente di dimettersi. Fu lui, a suo tempo, a sponsorizzare il Progetto Risveglio e l’acquisto delle Sentinelle da parte del Governo degli Stati Uniti, è anche colpa sua se il Teschio Rosso stava per usarle per conquistare la sua nazione.[3] Forse dovrebbe prendere atto del suo fallimento come uomo e come legislatore e andarsene finché è in tempo.

            Improvvisamente sente qualcosa di appuntito contro la sua schiena e una voce di donna gli sussurra in un orecchio:

-Buonasera Senatore Kelly.-

-Chi è lei?- chiede l’uomo politico -Com’è entrata qui?-

-Le porte e le finestre non sono mai state un ostacolo per me e nemmeno le guardie del corpo. Se non voglio farmi vedere, non vengo vista. Quanto a chi sono e cosa voglio… mi hanno pagata per ucciderla e sono un’assassina molto efficiente.-

-Sono stato minacciato di morte più volte. Non chiederò pietà. Faccia quel che deve fare e lo faccia in fretta.-

            Il silenzio cala nella stanza.

 

            Lorna Halliwell prova ancora la sensazione di cadere e tutto quello che riesce a vedere sono gli occhi della pantera antropomorfa davanti a lei, poi la sensazione svanisce e lei si ritrova in ginocchio nella savana. Sente accanto a sé la presenza di Jane Hastings e Jack Porter e sa istintivamente che anche loro hanno vissuto la sua stessa esperienza.

            La pantera antropomorfa davanti a loro parla con voce stentorea:

-Il dio Pantera vi ha giudicato e trovato degni. Ora potete venire con noi.-

            La cosa non rassicura affatto Lorna e un breve sguardo scambiato con Jann le rivela che anche lei ha lo stesso timore.

Sole nel cuore dell’Africa Centrale, circondate come sono da ibridi tra esseri umani e belve non resisterebbero a lungo ad un loro attacco e di certo nemmeno Jack Porter e Patrick McKenna.

            Come se le avesse letto nel pensiero, Jack le sussurra:

-Non credo vogliano farci del male… non ancora almeno.-

            Se voleva essere rassicurante, non lo è stato.

 

            San Francisco, quartier generale della Polizia. Il Tenente della Divisione Omicidi Sabrina Morrell si è ormai abituata alle improvvise apparizioni di Sudario e trova la cosa preoccupante.

-Che vuoi stavolta?- gli chiede brusca.

            Il vigilante cieco non si scompone e risponde:

-Ho scoperto il rifugio dei thugs.-

-Non voglio sapere come. Dimmi solo…-

            Bree non finisce la frase perché un poliziotto entra trafelato.

-Mi scusi Tenente ma…-

            Vedendo Sudario l’uomo si blocca.

-Non fare caso a lui e dimmi tutto.- gli si rivolge lei.

-C’è stato un rapimento.-

-E perché lo dici a me che sono della Omicidi?-

-Hanno rapito la figlia dello Sceriffo Hines e il Capo ci vuole tutti sul caso.-

-La figlia di Hines ha solo 15 anni, perché…?-

-I thugs.- sentenzia Sudario.

 

 

3.

 

 

            Ci sono posti del genere in tutta la Nazione, posti dove certe persone possono rilassarsi e stare tranquille anche se indossano costumi sgargianti. Alcuni sono conosciuti come Bar senza Nome ma tutti hanno in comune una clientela particolare come la donna dai capelli rossi vestita con quella che in altri contesti sarebbe scambiata per una tenuta sadomaso e non per un costume da supercriminale qual è.

            La ragazza dai capelli corti e neri vestita di un’attillata tuta blu e nera percorre la sala illuminata da luci stroboscopiche e si guadagna gli sguardi degli avventori grazie alla sua indubbia bellezza ma li ignora avvicinandosi al tavolo dove si trova la rossa.

-Sei quella che chiamano Whiplash?- le chiede.

-E se lo fossi?- chiede, guardinga la ragazza.

-Allora avrei un lavoro per te. Ben pagato, molto ben pagato.-

            Whiplash si sporge in avanti interessata e chiede:

-Chi dovrei ammazzare?-

            La ragazza dai capelli neri scoppia in una divertita risata e risponde:

-Forse nessuno e forse un sacco di gente, dipenderà dalle circostanze. Non sarai sola comunque, farai parte di una squadra d’assalto, diciamo così.-

-Ho già fatto squadra con altri supercriminali e non è sempre stato divertente.

-Questa non è la solita squadra di criminali in costume, ma qualcosa di meglio.-

-Perché non mi dici di più?-

-Non spetta a me. Avrai, chiamiamolo un colloquio di lavoro col mio capo. Conosci le Solomon Towers?-

-I due edifici gemelli collegati da un ponte nella 79° Est? Certo.-

-Fatti trovare domani alle 11 al cinquantesimo piano della Torre Due, interno 555A, puntuale, mi raccomando. Questi sono per il tuo disturbo.-

            La ragazza posa sul tavolo una busta e la spinge verso Whiplash che incuriosita la apre e spalanca gli occhi dalla sorpresa.

-Puoi contarli, sono dieci.- afferma l’altra -Dieci ritratti di Ben Franklin[4] ed è solo un piccolo incoraggiamento.-

            La ragazza fa per andarsene quando Whiplash le chiede:

-Ma tu chi saresti?-

-Se diventeremo amiche potrai chiamarmi Ariel, fino ad allora chiamami Shock.-

-Quella Shock?-

-Ne conosci forse altre?-

            E con un largo sorriso in volto Ariel Tremmore si volta e si allontana.

 

            Il primo a farsi avanti è un tizio gigantesco dai capelli radi e i baffi. Non parla ma vibra un pugno che, come suol dirsi, avrebbe staccato la testa ad Andrei Rostov se l’avesse preso. Per fortuna sua il Guardiano d’Acciaio è molto più agile e lo evita facilmente. Gli sferra un calcio ma senza esito.

Deve stare lontano dalle sue mani o sarà finita. La sua fortuna è che i detenuti non collaborano tra loro o potrebbero sconfiggerlo facilmente. Non sa perché siano qui ma è chiaro che non sono angioletti.

Continua a evitare il suo avversario sferrandogli qualche calcio o pugno per poi allontanarsi subito dopo. La sua tattica è semplice: stancarlo e sta riuscendoci.

-Fatti sotto Boris.- lo sfida -È così che ti chiami, giusto? Che fine ha fatto la tua partner Ninotchka? È anche lei qui, nella sezione femminile?-

            Con un grido l’uomo che Rostov ha chiamato Boris si getta su di lui che riesce ad evitarlo e fargli lo sgambetto. Lo slancio porta l’uomo contro la recinzione elettrificata abbattendolo definitivamente.

-Bene.- dice il Guardiano d’acciaio -Chi altro c’è?-

-Io.- dice un uomo dai capelli rossi e il volto sfregiato che si fa avanti immediatamente -Se vuoi un nome, chiamami Vindiktor.-

 

            La ragazza che si fa chiamare Cigno Nero entra nell’elegante palazzina del distretto di Canary Wharf a Tower Hamlets nella Grande Londra e si rivolge ad un uomo elegante e serio che la accoglie:

-Sir Marcus Grantby-Fox mi aspetta. Può dirgli che Belinda Swann è arrivata?-

-Attenda qui.- replica l’uomo per poi sparire dietro un angolo.

            Pochi minuti dopo arriva una giovane segretaria che le dice:

-Se vuole seguirmi, Miss Swann, la condurrò da Sir Marcus.-

            La ragazza la segue e poco dopo è introdotta in un ufficio più grande di molti appartamenti, dove un uomo alto e segaligno con i capelli bianchi la saluta:

-Ah, Miss Swann, sono lieto che sia venuta.-

            L’uomo attende che la segretaria sia uscita e la porta sia chiusa e poi riprende:

-Devo dedurne che ha deciso di accettare la mia offerta di lavoro?-

-Era un’offerta molto generosa, Sir Marcus.- replica la giovane che si fa chiamare Belinda Swann.

-Sono sempre generoso con chi mi serve bene.-

-Uhm… non mi piace essere paragonata ad una serva.-

-Non volevo essere scortese.-

-Lasciamo perdere i convenevoli e mi dica chi sono i bersagli.-

-Voi Americani siete sempre troppo impazienti.-

            Grantby-Fox le porge una chiavetta USB.

-La somma concordata come anticipo le è stata accreditata sul conto off shore da lei indicato. Nella chiavetta troverà tutto ciò che le serve sapere sui bersagli. Mi aspetto che abbia portato a buon fine il contratto per la fine della settimana,-

-Lo consideri fatto.- è la secca risposta.

 

 

4.

 

 

            Quella sul palco viene definita danzatrice esotica, un comune eufemismo di cui la ragazza non si cura. Finita la sua performance tra applausi, grida e fasci di banconote infilati nella striscia sottile che è ancor più eufemistico definire mutandina, si avvia al suo camerino. Alle sue spalle un uomo si alza dal suo tavolo e si avvia per lo stesso corridoio.

            La ragazza si volta di scatto e le sue mani sfarfallano di energia.

-Chiunque tu sia, sappi che non sono una preda indifesa.- afferma con tono minaccioso.

-Calma, ragazza.- dice l’uomo ben vestito dai capelli castani -Non ho cattive intenzioni. Anzi: ho un’offerta di lavoro.-

-Uhm…,- mormora, diffidente, la ragazza -Dipende dal lavoro.-

-Possiamo parlarne in privato?-

            La ragazza lo fa entrare nel camerino e voltandogli ostensibilmente la schiena si dirige al tavolino da toeletta.

-Cleopatra Nefertiti, bel nome.- commenta l’uomo -Ma… è vero?-

-Vuol vedere la mia tessera della Sicurezza Sociale Mr…?-

-Mason, Rick Mason e non è agli indubbi talenti di Cleo Nefertiti che sono interessato ma a quelli di Aspide.-

            Sul volto della donna un lampo di interesse.

-Lei è molto ben informato, Mr. Mason. E per cosa avrebbe bisogno di Aspide?-

            Mason appoggia una busta su un tavolino e risponde.

-Venga domani alle 11 al cinquantesimo piano della Solomon Tower Due, interno 555° e lo saprà. All’interno troverà una piccola somma, la trattenga per il disturbo di avermi ascoltato.

            Cleo dà una rapida occhiata alla somma nella busta e replica:

-Lei è un uomo strano Mr. Mason.-

-E non ha ancora visto nulla.-

 

            Siberia Orientale. Dall’altro lato della recinzione che separa il reparto maschile da quello femminile di un campo di detenzione che ufficialmente non esiste, tre donne, due bionde e una dai capelli corvini guardano il combattimento che sta per iniziare nel cortile opposto.

            Marya Meshkova, alias Zvedza Dennista, ha l’aria preoccupata.

-Hai paura per il tuo amico?- le si rivolge la donna dai capelli neri -Non credo che dovresti averne: ha battuto il mio compagno Boris, non dovrebbe aver problemi con quel mingherlino.-

-E tu chi saresti?- ribatte Marya,

-Si chiama Ninotchka, spia in disgrazia… come me.- risponde l’ex maggiore Debra Levin -E comunque sbaglia: quell’uomo è intelligente e addestrato, mortale anche senza il suo costume corazzato.-

-Tu lo conosci?- chiede Marya.

-Conosco il suo nome di battaglia, Vindiktor, e conosco chi lo ha addestrato. So anche il suo nome, o meglio quello che dice essere il suo nome, ma non so se sia quello vero. Nel nostro lavoro spesso è difficile distinguere la verità dalla menzogna più elaborata.-

-Insomma chi è o chi dice di essere?-

-Afferma di chiamarsi Anatoly Alianovitch Romanov, il fratello della Vedova Nera.-

 

            L’uomo non è particolarmente sorpreso quando si trova davanti Elektra. Dopotutto è per i suoi particolari talenti che è stato incaricato di assumerla.

-Fatto.- si limita a dire lei.

-Kelly è…- inizia a dire l’uomo.

-Morto.- completa Elektra.

            Con gesto teatrale getta sul tavolo un paio di occhiali con le lenti sporche di sangue.

-Leggerà i particolari sui giornali di domani o li sentirà al TG della notte. È stato anche troppo facile.-

-Era solo l’antipasto.- ribatte l’uomo -Il suo prossimo incarico sarà molto più complicato ma all’altezza della sua fama: entrare in uno dei complessi più sorvegliati della Nazione e uccidere due uomini e una donna. Lei è la sola che può riuscirci.-

-Sono lusingata della fiducia. Qual è il luogo? E chi devo uccidere?-

-Il luogo è Quantico in Virginia e i bersagli: il Direttore del F.B.S.A. Jasper Sitwell e i due Vice Direttori Jack Norriss e Maria Hill.-

            Elektra non può dire di essere sorpresa.

 

 

5.

 

 

            La donna nota solo come Ninotchka scuote la testa.

-Balle!- esclama -La Vedova Nera non ha fratelli, non viventi almeno, lo sanno tutti. Tutta la sua famiglia è stata sterminata da un incendio a Stal… Volgograd.-

-Questa è la versione ufficiale.- ribatte Debra Levin -Ma chi può dire che sia anche la verità? Molti sono i misteri e molte le bugie che circondano la vita di Natalia Alianovna Romanova. Perfino noi dei servizi segreti ormai non siamo sicuri di ciò che è vero e ciò che è falso. Una cosa, però, è sicura, Vindiktor affrontò la sua presunta sorella durante una delle sue rare visite alla sua città natale e fu lasciato per morto.[5] Anche quella era un bugia, pare.-

-Che avrà fatto per finire qui?- si chiede Marya Meshkova.

-Quello che hanno fatto tutti quelli che sono qui: hanno imbarazzato qualcuno.- risponde cinicamente Ninotchka,

 

            Londra. Nel piccolo studio di Villa Plunder Cigno Nero ha visionato il contenuto della chiavetta USB che Sir Marcus Grantby-Fox le ha consegnato e ora riflette: è abbastanza chiaro l’obiettivo dell’anziano industriale, ovvero eliminare chi si frappone fra lui e il controllo della Mercy Corporation. Ma perché ci tiene tanto a controllarla? La Mercy Corporation è solo la facciata per qualcos’altro, ma cosa? Grantby-Fox non ha ritenuto necessario spiegarglielo, ma lei è un tipo curioso.

            Il destino ha fatto di lei un’assassina a pagamento. No, non il destino: è stata una scelta consapevole. Sapeva bene cosa stava facendo e ha scelto di farlo lo stesso. Dire che le piace il suo lavoro forse sarebbe eccessivo, ma in ogni caso le piace sapere perché lo fa. Elektra forse le direbbe che un buon assassino non chiede mai perché, ma lei non è Elektra dopotutto.

            Le risposte che cerca sono solo ad un click di distanza.

 

            Joy Meachum rientra nel suo attico in cima al palazzo della Rand-Meachum dopo un’estenuante riunione di lavoro. Quasi quasi perfino affrontare l’uragano di Isla Suerte era preferibile a questo.

Come a sottolineare i suoi pensieri, si ode il rumore di un tuono vicino. Sta per scoppiare un bel temporale, per fortuna che lei è casa al sicuro.

Si reca nella sua stanza e comincia a spogliarsi quando alle sue spalle si ode una voce:

Sei sempre bellissima, Joy.-

            La ragazza si volta di scatto e vede sulla terrazza un uomo di evidenti origini asiatiche sinistramente illuminato dai lampi. Lo riconosce immediatamente.

-Davos!- esclama sorpresa e spaventata -Cosa ci fai qui?-.

-Sono tornato per la vendetta… e per te.-

-Cosa vuoi dire?-

-Mi sei sempre piaciuta fin dai tempi in cui eri tu a volere che uccidessi Iron Fist, li ricordi quei tempi? Io non li ho dimenticati. Sei la sposa perfetta per un guerriero e sono venuto a portarti via con me.-

-Tu sei pazzo!- esclama Joy coprendosi come meglio può -Quando Danny saprà che sei stato qui…-

-Ma io voglio che Danny Rand lo sappia.- ribatte Davos, il Serpente d’Acciaio -Voglio che sappia che né lui né i suoi amici sono al sicuro da me. Voglio che provi rabbia e odio. Così capirà come mi sento io a causa della sua stessa esistenza.-

            Joy urla, ma le sue urla si perdono nel rombo dei tuoni.

 

 

CONTINUA

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

            Poche cose da dire su quest’episodio, quindi non perdiamo tempo.

1)     Whiplash (vero nome sconosciuto) è una giovane donna che ha rilevato nome e armamento da Mark Scarlotti, l’originale Colpo di Frusta, quando questi ha deciso di ritirarsi dalla vita criminale e occuparsi della sua famiglia. È sostanzialmente una creazione di Fabio Volino, anche se nella mia mente il suo look è quello dell’omonimo personaggio creato da Fabian Nicieza & Tom Grummett su Thunderbolts Vol. 1 #104 datato settembre 2006

2)     Aspide, alias Cleo Nefertiti, ballerina esotica, supercriminale a tempo perso, e perfino supereroina occasionale è stata creata da Mark Gruenwald & Paul Neary su Captain America Vol. 1° #310 datato ottobre 1985.

Nel prossimo episodio: Sudario, Ka-Zar, Shanna e la vita di una ragazza in bilico. Un’impresa impossibile per Elektra e le ragazze della Jungla in azione. In più: Cosa accadrà a Joy Meachum.

A presto

 

 

Carlo



[1] Federal'naya sluzhba bezopasnosti Rossiyskoy Federatsii, l’agenzia di sicurezza interna della Federazione Russa.

[2] Glavnoye Razvedyvatel'noye Upravleniye. Direzione Principale Informazioni, il servizio segreto militare russo.

[3] Nell’ormai classico crossover Vendicatori/Vendicatori Segreti noto come Crepuscolo Rosso.

[4] Ovvero dieci banconote da cento dollari , che hanno sul fronte il ritratto di Benjamin Franklin.

[5] Come narrato in Marvel Shadow & Light Vol. 1° #1 (Shadow & Light, Marvel Italia, #1)